Clay Ribbon - Geckos' habitat

Clay Ribbon è il risultato di un progetto di gruppo che aveva come obiettivo quello di creare un habitat per uno degli animali presenti nella zona di Bologna, che si potesse inserire nel contesto urbano. L’animale assegnato al nostro gruppo era il geco.

RICERCA
Il geco comune può essere visto sui muri di Bologna, specialmente quando le temperature si alzano. Questo animale, infatti, ama fare i cosiddetti “bagni di sole” durante il giorno, mentre di notte è facile vederlo vicino alle luci artificiali. Durante le ore notturne, infatti, svolge la sua attività di caccia, e lampioni e lampade da esterno lo aiutano attirando gli insetti di cui si nutre. Non va in letargo, rimane attivo purchè le temperature non scendano sotto ai 15-18°. Durante l’inverno, predilige gli spazi stretti e le fessure, di solito presenti nei muri, per rifugiarsi e proteggersi. Tende a colonizzare preferenzialmente i manufatti umani, siano questi muretti a secco o veri e propri muri di palazzine, disdegnando per lo più il suo originario ambiente naturale (pareti rocciose a scarpata). Questo sia per l’illuminazione pubblica, sia per la protezione che riceve stando vicino all’uomo.
Grazie alle sue piccole dimensioni, è in grando di infilarsi anche nelle nervature degli alberi o tra i mattoni a vista dei muri, dove si rifugia durante le stagioni più fredde.
CONCEPT
L’idea di base nasce dalla propensione del geco a riposare sui muri delle case, abitudine che volevamo unire al suo bisogno di un rifugio. L’obiettivo era quindi quello di creare un’installazione ideata per stare sulle pareti delle case private. La sfida stava nel trovare un modo per modificare il muro creando un ambiente funzionale per il geco che fosse anche gradevole esteticamente. Una delle funzioni principali che l’installazione doveva avere era di essere fatta di un materiale che trattenesse calore durante il giorno e lo rilasciasse durante la notte, per garantire al geco la temperatura ideale anche nelle ore notturne. Oltre a questo, doveva essere una struttura il più possibile versatile, che si adattasse agli spazi disponibili nelle diverse case, e che potesse anche essere posizionata strategicamente vicino a luci artificiali, fiori, piante da giardino, fonti di calore, pareti esposte al sole.
PROGETTO
Per unire i bisogni del geco a quelli di un possibile acquirente, abbiamo studiato varie forme che fossero funzionali e allo stesso tempo assemblabili in una composizione che potesse essere decisa dall’utente. Una volta disposti i moduli nell’ordine che si preferisce, la composizione ricorda la forma di un nastro che si muove e ruota su se stesso, creando forme, fessure e curve dove il geco può rifugiarsi o appoggiarsi. Il materiale che abbiamo ritenuto più adatto per la realizzazione del progetto è l’argilla, che abbiamo scelto per via delle sue proprietà termiche. La scelta del colore è stata pensata in modo che i moduli assorbissero più calore possibile: le strisce del “nastro” sono nere da un lato e rosso argilla dall’altro. Ruotando si alternano i colori, creando sia un effetto piacevole che un succedersi di zone più calde. Il progetto include anche un libretto di istruzioni da fornire all’utente, che illustra esempi di composizioni e dei luoghi dove sono presenti le migliori condizioni perchè la struttura funzioni al meglio.
Prime ipotesi di forme e composizioni, dalle quali siamo poi andate a selezionare le forme più funzionali e elementari
Schizzi progettuali delle forme selezionate e delle possibili composizioni
Prototipi di studio
PROTOTIPAZIONE
Prototipi finali
In alto a sx: modulo “conca”, forma ideata a scopo di creare uno spazio semi-chiuso, un ipotetico rifugio o nascondiglio.
In basso a sx: modulo “spirale” , forma più chiusa, pensata per creare uno spazio ancora più ristretto e protettivo, che circonda quasi completamente l’animale, creando anche uno spazio che sfrutta al massimo il calore dato dal materiale. 
In alto a dx: modulo “twist”, utile alla composizione, in quanto permette di alternare i due colori. Inoltre è l’unica forma che presenta una superficie quasi orizzantale. 
In basso a dx: modulo “curva”: curve di due diverse dimensioni, utili alla composizione.
Le quattro possibili combinazioni di forme da noi ideate, permettono di creare spazi più o meno stretti, anche a seconda della vicinanza tra i due moduli, che possono rispondere ad esigenze diverse dell’animale. Mentre il modulo “Conca” può essere sfruttato per creare insenature e nascondigli, il modulo “Twist” ad esempio, offre all’animale uno spazio più aperto ed esposto alla luce del sole.
INSTALLAZIONE
Progetto esposto presso Parco Grosso, Bologna, Fondazione Villa Ghigi
Clay Ribbon - Geckos' habitat
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